“Vi abbiamo battuto nel calcio non molto tempo fa, ma ora voi ci avete superato nella candidatura per questi giochi Olimpici. Direi che siamo uno ad uno, mi congratulo con voi, penso che sarà una fantastica Olimpiade quella di Milano-Cortina 2026.”
Queste sono le parole del ministro svedese, quando pochi giorni fa, a Losanna, è stata annunciata la vittoria dell’Italia - con 47 voti contro 34 per Stoccolma-Åre - come nazione organizzatrice delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026. Oltre a Stoccolma, tra i candidati si leggevano i nomi di tante altre importanti città, come Calgary (Canada),
Sapporo (Giappone), o Sion (Svizzera).
Milano-Cortina 2026, suona bene, no? Dopo settant’anni i giochi Olimpici invernali tornano a Cortina d’Ampezzo, che li aveva ospitati anche nel 1956, quando per la prima volta fu una donna, la sciatrice italiana Giuliana Minuzzo, a pronunciare il giuramento olimpico a nome di tutti gli atleti partecipanti.
Più tardi, nel 1960, le Olimpiadi furono disputate a Roma – dove l’Italia si aggiudicò il terzo posto nel medagliere - e poi, quelle invernali, anche a Torino nel 2006, quando si erano distinti gli italiani Enrico Fabris (pattinaggio di velocità), Giorgio Di Centa (sci nordico) e Armin Zoeggeler (slittino), vincitori di splendide medaglie d’oro.
Le competizioni non si concentreranno solo nelle due città scelte, ma si estenderanno in più località tra Lombardia, Veneto e Trentino, così da coinvolgere gran parte del nord Italia: alcune delle quindici discipline, tra cui il pattinaggio e l’hockey, saranno ospitate a Milano, lo sci di fondo avrà come scenario le piste della Val di Fiemme, il curling e lo slittino avranno luogo a Cortina, gli atleti dello snowboard si sfideranno a Livigno, mentre quelli dello sci alpino si daranno battaglia a Bormio.
Ovviamente, non appena comunicato il risultato, è stata subito festa per tutti gli azzurri presenti (e non) alla sede svizzera del Comitato Olimpico Internazionale: in prima fila esultano le campionesse olimpiche Sofia Goggia e Arianna Fontana, insieme al presidente del CONI Giovanni Malagò, che sui social scrive: ”Grazie a tutti per la fiducia e per il meraviglioso lavoro di squadra! L’Italia che vince, un’Italia di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi”, e, accanto alla foto della sua firma per l’organizzazione dei Giochi, commenta: “Una firma pesante, orgoglioso di averla fatta con la penna del Comitato Olimpico Nazionale Italiano”.
La preparazione delle Olimpiadi sarà senz’altro una grande opportunità di cambiamento e innovazione per il nostro Paese: oltre alla costruzione di nuove linee ferroviarie e metropolitane, per le Paralimpiadi verrà di certo migliorata l’accessibilità degli impianti sportivi, dei quali potranno usufruire poi anche gli atleti con disabilità; i Giochi porteranno
sicuramente l’Italia al centro della scena internazionale, dandoci l’occasione giusta per mostrare al mondo intero tutte le bellezze e le tradizioni del territorio italiano.
- Giorgia Cervellini
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