Si avvicina per gli studenti un periodo di meritatissime vacanze estive. Il vero dubbio è: come far scorrere le lunghe e intense giornate afose tra una rilassante mattinata al mare e il devasto nei locali la notte?
Se siete appassionati di serie tv, la risposta è semplice: consumandovi gli occhi di fronte agli schermi di Netflix. Eppure anche quest’attività diventa così impegnativa quando non si sa cosa guardare. Secondi che si trasformano in minuti, minuti che divengono ore passate a scorrere i titoli senza essere attratti da niente in particolare. Per poi arrivare alla rinuncia e al ritorno a Instagram o Whatsapp.
Quindi ecco per voi eterni indecisi una piccola lista di titoli (in ordine cronologico) che hanno come elemento comune lo sfondo della cultura americana ed il sistema giudiziario degli Stati Uniti.
Prison Break, classe 2005
6 stagioni, in corso. Disponibile su Netflix.
Se siete leggermente complottisti e amate le serie tv che creano ansia e hype, Prison Break fa al caso vostro.
La trama è più semplice di quello che ci si potrebbe aspettare da una serie tv cult come questa. I protagonisti sono due fratelli Lincoln Burrows e Michael Scofield (non fatevi ingannare dai cognomi diversi, sono davvero fratelli). Il primo viene accusato dell’omicidio del vicepresidente degli Stati Uniti e di conseguenza condannato a morte, il secondo si farà arrestare per farlo evadere.
Un gioco di intrecci ed astuzia, in cui ogni personaggio coinvolto diventa la chiave per uscire dalla prigione. Tutto è riposto nella mente di Michael, che non ha la minima possibilità di errore per salvare il fratello dal braccio della morte. Se però credete che l’evasione sia la parte difficile, vi assicuro che è solo l’inizio.
Dexter, classe 2006
8 stagioni, disponibile su Netflix.
Se amate il sangue, i profili psicologici dei sociopatici e dei serial killer. Se credete che sia possibile condurre una doppia vita, avete molto in comune con Dexter.
La prima stagione viene ispirata da un libro di Jeff Lindsay, “La mano sinistra di Dio” e guardando la serie tv vi renderete conto che il nome è piuttosto accurato.
Il protagonista in questo caso è Dexter Morgan: di giorno tecnico forense nell’analisi delle tracce ematiche, di notte “giustiziere” che uccide i criminali che sfuggono alla giustizia americana.
Possiamo considerare questa serie come un percorso di formazione, Dexter viene considerato fin dall’infanzia come un sociopatico incapace di provare emozioni e vive e gestisce la sua vita di conseguenza. Nonostante ciò finirà per provare il senso di colpa, il calore che solo gli affetti possono dare e farà suoi i dubbi della gente “normali”...
Per capire fino in fondo non vi resta guardarla.
Lie to me, classe 2009
3 stagioni, disponibile su Netflix.
“He sees the truth. It’s written all over our faces.” Nessuna tagline è stata scritta in maniera così accurata. Se la psicologia umana, il linguaggio non verbale ed il problem solving fanno parte dei vostri campi di interesse, in Lie To Me ne avrete fino alla nausea.
La trama ruota intorno al personaggio di Cal Lightman (interpretato dal carismatico Tim Roth), una sorta di Dottor House pungente e egocentrico che si può odiare o amare, senza vie di mezzo. Il protagonista è uno scienziato (e antropologo) che ha approfondito il linguaggio del corpo e del volto per valutare attraverso le espressioni le emozioni di chi gli sta accanto. N.B.: è molto romanzato, non dategli una valenza scientifica.
Vi chiederete “Cosa c’entra con il sistema giudiziario americano?”. Molto semplicemente: le capacità di Lightman vengono utilizzate dalle autorità e da agenzie private per capire chi mente e chi no. Di episodio in episodio troverete casi su casi da affrontare, dai più seri ai più leggeri, e vi assicuro che cercare la verità insieme al protagonista sarà un’impresa.
Suits, classe 2011
8 stagioni, in corso. Disponibile su Netflix.
Se siete interessati al mondo della giurisprudenza, adorate cercare soluzioni ai problemi più disparati e sentite un brivido lungo la schiena nel sentire il suono del martelletto del giudice ecco la serie giusta per voi.
Ci troviamo nel contesto newyorkese, in uno degli studi legali più redditizi della Grande Mela.
Il protagonista in questo caso è Mike Ross, dotato di memoria eidetica (è in grado di memorizzare con nitidezza immagini e suoni in pochi istanti) e caratterizzato da quel pizzico di sfortuna che accompagna ogni buon personaggio che si rispetti.
Già dal primo episodio, per un insieme di casualità, si ritrova a fare un colloquio di lavoro per Harvey Spencer, avvocato (apparentemente) cinico e narcisista, amante delle belle donne, di collezionismo e interessato alle proprie vittorie in campo legale.
I due personaggi, per quanto appartenenti a due background diversi, si rivedono l’uno nell’altro data la perspicacia, la reattività e il senso dell’umorismo pungente che li accomuna.
C’è solo un piccolo problema: Mike viene assunto nonostante non abbia una laurea in giurisprudenza, requisito fondamentale per poter entrare nel prestigioso studio. Per tutto il corso della serie quindi il dubbio è...verrà licenziato?
American Crime Story, classe 2016
2 stagioni, in corso. Disponibile su Netflix.
Se preferite delle serie tv meno romanzate e più documentaristiche, American Crime Story è tra le più adatte di questo genere. Imparziale, realistica nei dialoghi e basata su storie vere dalle quali non si sono distaccati.
Questa serie tv merita una premessa particolare. È divisa in due stagioni in cui vengono trattati due dei casi mediatici e giudiziari più eclatanti nella storia americana. Nella prima stagione viene trattato il caso il O.J. Simpson, nella seconda stagione invece viene raccontato l’omicidio di Gianni Versace. Che dire..a livello fotografico questa serie tv è forse una spanna sopra rispetto alle altre citate in precedenza, la produzione è Netflix ed è effettivamente molto recente se si considera l’anno di produzione.
Nel caso O.J. Simpson la trama corrisponde al reale caso giudiziario degli anni ‘90. Il famoso giocatore di football statunitense viene accusato dell’omicidio dell’ex moglie Nicole Brown e dell’amico Ronald Goldman. Immaginate la portata nazionale dello scandalo...è come se Totti venisse reputato colpevole della morte di Ilary Blasi o Maria De Filippi avesse avvelenato Maurizio Costanzo. Quindi tra lo shock e l’indignazione del popolo americano, O.J. Simpson dovrà mostrare la sua innocenza.
Nel caso Versace, l’impostazione è leggermente diversa: è vero che l’omicidio è proprio del grande stilista ma in realtà l’attenzione è posta sul suo assassino Andrew Cunanan. La storia viene narrata dal suo punto di vista con numerosissimi flashback e ritorni alla sua infanzia travagliata. Alla fine della serie forse vi dispiacerà un po’ per lui.
Mindhunter, classe 2017
1 stagione, in corso. Disponibile su Netflix.
Per rimanere nel campo delle docu-serie targate Netflix, Mindhunter è un masterpiece del genere. Costumi e ambientazioni anni 70, ciambelle e hamburger tipiche del “cop” americano, caffè come fosse acqua. E i serial killer più pericolosi della storia statunitense. Ci sono tutti gli ingredienti per le vostre serate crime.
Anno 1977, Holden Ford fa il negoziatore per l’FBI. Estremamente frustrato dal proprio lavoro trova una collaborazione con l’agente Bill Tech e la professoressa Wendy Carr. Da questo gruppo si inizia lo studio di una nuova tipologia di assassino (il serial killer) e, di riflesso, un nuovo metodo di indagine efficace per l’identificazione dei colpevoli.
Kemper (“il killer delle studentesse”), Charles Manson (leader di un vero e proprio culto della propria figura, convinse alcuni membri del gruppo a commettere una quartina di omicidi), David Berkowtiz (dodici omicidi, indotti da un demone che si era manifestato sotto forma del cane del vicino), Richard Speck (autore di un massacro in un dormitorio per infermiere) e Jersey Brudos (non solo assassino ma anche necrofilo e profondo feticista).
Personaggi reali che incuriosiscono e spaventano allo stesso tempo attraverso la recitazione degli attori. Se siete appassionati di questo genere, questa serie è un must.
- Stefania Borroni
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